La Riserva, nata istituzionalmente nel 1998, si colloca nel territorio del Comune di Raiano, in Provincia di L'Aquila,
geograficamente centrale rispetto all' Abruzzo e al sistema delle aree protette regionali.
Tra le tante peculiarità, che la differenziano dalle altre Riserve, una la rende veramente particolare: il perfetto equilibrio tra la preservazione del proprio ambiente e la
presenza dell'uomo, con le numerose tracce che ha lasciato nel corso dei secoli.
Il territorio
e le sue forme
Un ambiente davvero unico dove l'acqua
è l'elemento predominante.
Il fiume Aterno, asse della Riserva, con il suo procedere
prima tumultuoso e veloce nelle Gole, poi lento e meandriforme nella piana
ha modellato e caratterizzato
l'intero territorio.
Le tante e diverse sorgenti, che in passato hanno rappresentato una fonte di approvvigionamento, oggi, soprattutto con la sorgente solfurea «La Solfa», sono fonte
di benessere nelle Terme di Ovidio.
E poi ancora il canale «Le Boccole» (epoca romana), una grande opera idraulica scavata nella bianca roccia calcarea che ha portato, per duemila anni, parte delle acque del fiume Aterno nella grande pianura, rappresentando una delle maggiori ricchezze per questi luoghi dediti all' agricoltura.
La Riserva racchiude due
mondi geologici
e così, al suo interno, si osservano
due aspetti morfologici ben distinti.
Nella parte orientale, quella delle Gole, il fiume scorre impetuoso tra due rilievi rocciosi calcarei, la
dorsale di M. Urano e quella di M. Mentino. Queste formazioni rocciose, a strapiombo sull' Aterno, raccontano la storia di un mondo marino esistente decine e centinaia di milioni di anni fa (Mesozoico e Cenozoico). Un ambiente angusto e selvaggio,
reso appena più morbido dal fitto bosco che ricopre senza interruzione, e in parte nasconde, il lungo canyon e dove molte specie animali e vegetali hanno trovato un habitat ottimale.
Nella parte occidentale, quella della pianura alluvionale, tutto si trasforma e tutto diventa più dolce. I pendii acquistano una pendenza minore, lo spazio si allarga e il fondovalle si raccorda, attraverso una serie di terrazzi naturali, al paese di Raiano, posto più in alto. Il fiume rallenta la sua corsa e descrive grosse anse e meandri che disegnano i confini di quello che viene definito uno degli ultimi boschi fluviali del Centro Italia. Il materiale roccioso che fa da base a tutta questa porzione di Riserva è il frutto di un processo di sedimentazione e di erosione recente
(Quaternario Continentale) ed è composto essenzialmente da materiale
sciolto, come ghiaie, sabbie e limi argillosi.
Eremo Di San Venanzio
Nell'area raianese il complesso più interessante è la chiesa e il romitorio di San Venanzio che, immersi nelle affascinanti Gole si ergono a guisa di ponte tra i monti Urano e Mentino. La costruzione, singolare dal punto di vista dell'ingegneria conserva all'interno di una cappella un insolito Compianto di terracotta policroma (1510) e la volta affrescata con gli Evangelisti, nel vano soprastante il Sancta Sanctorum del santuario
L'ambiente e la sua natura
In questo territorio, dove la natura selvaggia dei luoghi ha preservato un habitat unico e intatto, sono presenti una grande varietà di specie
floristiche e faunistiche. La parte delle Gole poi, proprio in virtù della presenza di alcune specie particolarmente rare,
ha ottenuto il riconoscimento comunitario come sito di particolare interesse
ambientale.
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